Gennaio 24, 2023 vittorio ballato

Le 8 tecniche di meditazione più diffuse: scopri qual è la più adatta a te.

Non ci stancheremo mai di ripetere quanto la meditazione giovi a tutto il nostro essere: ognuno di noi dovrebbe imparare a meditare per rigenerare corpo, mente e spirito, apprendendo ad affrontare con più serenità i cambiamenti e le avversità che si presentano nella nostra vita.
Eppure molto spesso chi decide di avvicinarsi a questo mondo desiste ancora prima di iniziare, confuso e disorientato dal gran numero di tecniche di meditazione che esistono ai giorni nostri.Non c’è infatti un solo modo di meditare: nei secoli si sono sviluppati decine di metodi e pratiche tra i quali è davvero difficile orientarsi per trovare la strada adatta alla nostra personalità e le nostre attitudini.
Non solo: alcuni tipi di meditazione vanno in una direzione totalmente opposta rispetto ad altri, consigliando tecniche agli antipodi (muoversi o stare fermi, contemplare o esternare, eccetera) per giungere allo stesso risultato finale. La domanda che tutti i principianti si pongono è quindi sempre la stessa: qual è la tecnica di meditazione che fa per me me? 

Abbiamo steso questa mini guida appositamente per chiarire questo dubbio e fornire agli indecisi un’idea generale dei tipi di meditazione più diffusi, le loro caratteristiche principali e le loro origini. Speriamo possa aiutarvi ad orientarvi tra il groviglio di meditazioni esistenti e fornirvi un primo aiuto per trovare quella che più si adatta alla vostra personalità e ai vostri obiettivi.

Le otto tecniche di meditazione più diffuse

Meditazione Zen (Zazen)

La meditazione zen o zazen è la classica meditazione seduta buddista alla quale tutti associamo il concetto di meditazione. Venne ideata nel sesto secolo d.C. da un monaco indiano e si pratica stando seduti a gambe incrociate. Il fulcro di questa meditazione è rappresentato dal respiro e dalla staticità: occorre focalizzarsi per rimanere sempre nel presente con la mente.
I suoi benefici sono una maggiore consapevolezza, capacità di osservazione e autocontrollo.

Meditazione Trascendentale

La meditazione trascendentale è una tecnica di meditazione che si pratica attraverso la recitazione di un mantra. Fu ideata dal maestro Maharishi Mahesh Yogi in India nel 1955 e introdotta in occidente alla fine degli anni 60.
Per praticarla occorre trovare il mantra più adatto a noi e recitarlo a occhi chiusi per un determinato lasso di tempo ogni giorno.
I suoi benefici sono una rinnovata armonia con il nostro essere e con tutto il mondo che ci circonda, oltre ad un senso di tranquillità e pace interiore che ci pervade recitando il nostro mantra.

Meditazione Vipassana

Vipassana deriva da “visione” e le sue origini risalgono al sesto secolo a.C. La pratica affonda le sue radici nel buddismo ed è conosciuta anche come “meditazione consapevole”, basandosi appunto sulla consapevolezza della nostra respirazione. Si pratica focalizzando tutta l’attenzione su un oggetto, materiale o immateriale, e sui suoi movimenti.
Ci permette di elevare la nostra spiritualità ad uno stadio superiore, dal quale deriva una nuova visione della vita molto più illuminata.

Meditazione Mindfulness

La mindfulness è un ramo della meditazione vipassana, sviluppato intorno agli anni 70 allo scopo di “occidentalizzare” i suoi concetti. La mindfulness si basa su tre concetti cardine: osservare e non giudicare, il qui e ora (concentrarsi sul presente) e la trasparenza emotiva (analizzare le nostre azioni senza preconcetti).
I suoi benefici sono l’annullamento del dolore attraverso la consapevolezza e la totale accettazione di noi stessi.

Ho’oponopono

Con il nome Ho’oponopono si identifica una tecnica di guarigione hawaiana dalle origini antichissime, che con il tempo si è tramutata in un tipo di meditazione. Similmente alla meditazione trascendentale, si pratica recitando un mantra (che in questo caso è uno soltanto) e viene utilizzata per guarire le ferite interiori, esercitare l’arte del perdono e ritrovare l’armonia con la propria anima.

Meditazione camminata

La meditazione camminata fu ideata dallo stesso Buddha durante i suoi quarant’anni di risveglio, mentre percorreva a piedi scalzi le varie regioni dell’India. Questa meditazione, come suggerisce il nome stesso, si pratica camminando e ci permette di svuotare la nostra mente dai pensieri superflui durante lo spostamento fisico del corpo, aiutandoci ad arrivare a destinazione con la mente molto più lucida rispetto al punto di partenza. Serve a disciplinare la mente, riorganizzare i pensieri e aiutarci a trovare la pace nel nostro quotidiano movimento.

Meditazione Kundalini

Si tratta di una tecnica di meditazione molto complessa, il cui obiettivo finale è quello di risvegliare l’energia kundalini, ovvero una forma di energia avvolta a spirale sulla base della nostra colonna vertebrale. Ogni sessione di kundalini si concentra su un chakra specifico e mira a risvegliarne o accentuarne i benefici.
Risvegliando l’energia kundalini si ottengono una piena realizzazione di sé ed una gioia profonda che sgorga dall’interno del nostro essere.

Meditazione Dinamica

La meditazione dinamica fa parte delle tecniche di meditazione attiva ideate dal maestro Osho ed è il tipo di meditazione che richiede più movimento ed espressione: si pratica infatti lasciando libero sfogo alle nostre emozioni e al nostro corpo, danzando ed esternando i nostri pensieri con irriverenza. Lo scopo finale è quello di sfruttare movimento e frenesia per incanalare al meglio le sensazioni che ci pervadono e, come effetto secondario, apprezzare meglio il silenzio e la calma.

Ora che vi abbiamo fornito una prima indicazione dei diversi tipi di meditazione e tecniche meditative, non vi resta che approfondire quella che più vi interessa e stuzzica la vostra curiosità  fonte meditazionezen.it

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