Il riscaldamento globale è una minaccia imminente che richiede azioni decisive per preservare il nostro pianeta. Secondo le previsioni degli esperti, entro i prossimi 70 anni, si prevede un aumento medio delle temperature di circa 5 gradi.
Questo fenomeno ha il potenziale di causare gravi conseguenze per l’ambiente, la biodiversità e la nostra stessa esistenza. Tuttavia, una soluzione fondamentale per affrontare questa sfida potrebbe essere più semplice di quanto si pensi: piantare alberi.
In questo articolo, esploreremo come la piantumazione di 1000 miliardi di alberi potrebbe ridurre del 30% l’anidride carbonica prodotta dalla rivoluzione industriale in poi, e perché le macchine elettriche e altre tecnologie non saranno sufficienti a salvarci, questa cifra potrebbe sembrare assurda invece non lo è , affronteremo anche la questione di come trovare spazio e finanziamenti per realizzare un’impresa così ambiziosa.
Il ruolo degli alberi nell’affrontare il cambiamento climatico:
Gli alberi sono fondamentali per il nostro ecosistema. Attraverso la fotosintesi, essi assorbono l’anidride carbonica, il principale gas responsabile dell’effetto serra, e trasformano la CO2 in ossigeno, rilasciandolo nell’atmosfera. Più alberi ci sono, maggiore sarà la capacità di assorbire e ridurre la CO2 presente nell’aria. Studi scientifici hanno dimostrato che piantare 1000 miliardi di alberi potrebbe contribuire a ridurre la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera, mitigando l’effetto serra e rallentando il riscaldamento globale.
La disponibilità di spazio per piantare alberi:
Potrebbe sembrare un’impresa impossibile trovare spazio per piantare 1000 miliardi di alberi, ma esistono opportunità preziose. In Italia, ad esempio, la presenza di terre abbandonate dagli anni ’80 offre una possibilità unica. Riqualificando queste terre per la riforestazione, potremmo piantare 8 miliardi di alberi ( quattro volte in più la nostra quota di 2 miliardi).
Il finanziamento per la piantumazione degli alberi:
Un altro aspetto da considerare è il finanziamento per un’impresa di tale portata. Mentre potrebbe sembrare un ostacolo insormontabile, è importante rivedere le priorità di investimento. Basterebbe una piccola frazione di quella spesa per fronteggiare la pandemia in tutto il mondo per piantare 1000 miliardi di alberi e per una causa che è molto più importante del virus. Inoltre, potremmo promuovere partenariati tra il settore pubblico e privato, coinvolgere organizzazioni internazionali e incentivare gli investimenti verdi per sostenere finanziariamente la riforestazione su larga scala, ma sono i governanti che dovrebbero agire i quali da più di 100 anni non hanno fatto un bel nulla per risolvere questo problema.
La piantumazione di alberi non solo contribuirà a ridurre l’anidride carbonica nell’atmosfera, ma offrirà anche una serie di altri benefici, tra cui la conservazione del suolo, la creazione di habitat per la fauna selvatica e la promozione di ecosistemi più sani.
Dobbiamo capire che la salvezza del pianeta non avverrà usando la tecnologia ma la biologia, le tecnologie sostenibili, come le macchine elettriche che al momento in italia sono alimentare per lo più da carbone e petrolio, non saranno sufficienti a risolvere il problema del riscaldamento globale e le innovazioni tecnologiche richiedono tempo per essere sviluppate, implementate su larga scala e possono incontrare ostacoli economici e politici. Al contrario, la piantumazione di alberi è una soluzione immediata e relativamente economica che può avere un impatto significativo nel breve termine.
Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere nell’affrontare questa sfida globale, e il tempo per agire è adesso.
